Morton Feldman, figura enigmatica del panorama musicale americano del XX secolo, ci ha lasciato un’eredità sonora che sfugge alle convenzioni e sfida le aspettative. La sua musica, spesso descritta come “silenziosa” o “minimalista”, si caratterizza per una profonda meditatività e una bellezza fragile, sospesa tra il suono e il non-suono. Tra le sue opere più significative figura “Coda,” un brano composto nel 1959 che incarna perfettamente la poetica di Feldman.
“Coda” è una composizione per pianoforte solo che dura circa due ore. Nonostante la sua durata considerevole, la musica si sviluppa in modo estremamente graduale e rarefatto. Feldman utilizza un linguaggio musicale quasi monocromatico, con poche note ripetute e intervalli lunghi tra di esse. Le melodie sono fluide e indefinite, come nebbie sonore che si dissolvono lentamente nell’aria.
La struttura di “Coda” è libera e imprevedibile, priva delle tradizionali suddivisioni in movimenti o sezioni. La musica si evolve attraverso una serie di improvvisi cambiamenti dinamici e timbrici. A volte emergono brevi frammenti melodici che sembrano galleggiare nel vuoto, come stelle solitarie in un universo oscuro.
L’esecuzione di “Coda” richiede una grande concentrazione e sensibilità da parte del pianista. Le note sono sparse su tutto il registro dello strumento, con pause e silenzi lunghi che creano un’atmosfera di meditazione profonda. Il pianista deve saper controllare con precisione l’intensità del suono, creando sfumature dinamiche impercettibili.
L’Influenza di John Cage:
Mentre Feldman ha sviluppato uno stile musicale unico e riconoscibile, la sua musica è profondamente influenzata dall’opera di John Cage, un altro gigante della musica sperimentale americana. Entrambi hanno rifiutato le convenzioni armoniche tradizionali e hanno esplorato i limiti del suono e del silenzio.
Cage, noto per opere provocatorie come “4'33"” (un brano in cui il pianista non suona alcun suono per quattro minuti e trentatré secondi), ha incoraggiato Feldman a sperimentare con nuove sonorità e forme musicali. La musica di Cage si caratterizza per una totale libertà espressiva, un approccio che ha profondamente influenzato la poetica di Feldman.
Feldman ha però preso strade diverse da quelle percorse da Cage. Mentre Cage abbracciava il caos e l’improvvisazione, Feldman prediligeva un approccio più controllato e meditativo. La musica di Feldman è caratterizzata da una bellezza fragile e malinconica, come un dipinto impressionista che cattura i colori sfumati della luce del tramonto.
“Coda”: Un’Esperienza sensoriale unica
Ascoltare “Coda” non è un’esperienza passiva. È un viaggio sonoro attraverso il silenzio e la melodia sospesa, un’immersione nella profondità dell’ascolto. La musica invita a lasciarsi andare alla contemplazione, a perdersi nel flusso lento e incostante delle note.
La bellezza di “Coda” risiede nella sua semplicità apparente. Le poche note che compongono la composizione vengono ripetute e trasformate in modi subdoli, creando un’illusione di movimento e cambiamento. La musica evoca una sensazione di pace e tranquillità, un senso di infinito che trascende i limiti del tempo e dello spazio.
Per comprendere appieno l’opera di Feldman, è necessario abbandonare le aspettative tradizionali riguardo alla musica. “Coda” non offre melodie orecchiabili né ritmi incalzanti. Piuttosto, invita ad ascoltare con attenzione, a percepire le sfumature sonore più sottili e a lasciarsi trasportare dal flusso lento della musica.
Per gli amanti dell’avventura sonora e per coloro che cercano nuove esperienze musicali, “Coda” rappresenta un’opera da scoprire. Una composizione unica che sfida i limiti del suono e dell’ascolto, aprendo nuove porte alla percezione musicale.